Quando ci si trova al cospetto di una grande metropoli come New York, si viene immersi in una fusione unica di culture diverse.
Che la città eredita da tutte le popolazioni che nei decenni sono immigrate in essa, portando con loro usanze, architetture, abitudini, folklore e stili di vita.
Questa influenza multietnica è molto presente a New York, e la si riscontra soprattutto nelle differenze marcate tra i vari distretti della città, dove queste popolazioni si sono insediate.
La si può ritrova negli edifici, nelle abitudini e nella parte culinaria dove la grande varietà di culture presenti ci permette di vivere una ricca esperienza di gusti.
Vivere in modo completo un viaggio a New York secondo me significa anche voler cercare e percepire questi tratti etnici.
E lo si fa non limitandosi alla sola Manhattan turistica, ma dedicando del tempo a visitare anche gli altri distretti.
E magari farlo attraverso dei tour guidati che hanno il pregio di ottimizzare tempi e organizzazione.
In questo articolo andiamo alla scoperta delle comunità straniere che hanno plasmato New York nel corso degli anni.
Alla fine vi suggerisco un paio di tour secondo me molto interessanti da poter fare, poco impegnativi e uno anche in italiano.
INDICE DEGLI ARGOMENTI
La New York multietnica
La popolazione di New York è tra le più variegate al mondo.
Da sempre meta principale degli immigrati provenienti da ogni parte del globo, in cerca di fortuna e di una vita migliore e prosperosa.
Possiamo pensare a New York come un grande puzzle, dove ogni tassello rappresenta una comunità straniera che nel corso della storia si è insediata nella città caratterizzandone una parte più o meno importante.
In città si contano oltre 170 lingue parlate, giusto per darvi un idea dell’identità unica che New York ha, quale fusione di una moltitudine di diverse etnie.
Ceppo | Popolazioni | Indicenza |
---|---|---|
Bianchi europei (non ispanici) | italiani (8,2%) irlandesi (5,3%) tedeschi (3,2) russi (3%) polacchi (2,8%) inglesi (1,9%) greci (1%) (questi dati specifici sono meno aggiornati, ma indicativi) |
30,9% |
Ispanici | 28,3% | |
Afroamericani | 20,2% | |
Asiatici | 15,6% | |
Nativi Americani | 5% | |
Fonte: Wikipedia |
Tutte queste popolazioni hanno in qualche modo marchiato la città con la loro storia e cultura, costruendo edifici simbolo, con tradizioni e folklore, e attraverso le proprie tendenze culinarie.
Ecco anche spiegato il motivo delle tante feste e parate “a tema” (Irlandese, Greca, Italiana ecc) che durante l’anno vengono celebrate a New York.
Senza tralasciare l’impatto del capodanno Cinese a New York.
Durante queste feste ciascuna comunità residente a New York è in festa, come se ci fossero tanti paesi dentro un’unica grande metropoli.
E’ una cosa che adoro di New York.
E quando si va in viaggio a New York si vive una sorta di fusione di tutte queste entità, assorbendo quello che è di fatto il DNA della città, fatto per sua natura di una grande ensemble di tutte queste popolazioni.
Anche se a mio parere uno dei modi migliori di “cogliere” la città è addentrarsi con spirito di conoscenza e curiosità su ciascuna di queste comunità (o almeno le principali).
Edifici e quartieri delle comunità straniere
Questa caratteristica di “fusione” sopra descritta la si comprende al volo dalla presenza di quartieri interamente dedicati alle comunità che li hanno fondati e che li popolano, come Chinatown, Harlem, Little Italy, Lower East Side, solo per citarne alcuni.
Dentro questi quartieri ci si immerge in un contesto quasi astratto, come se si facesse una vacanza nella vacanza, difficile da spiegare la sensazione.
Cambiano gli edifici, cambiano le religioni, cambiano le abitudini e cambia soprattutto la tradizione culinaria.
Giri l’angolo et voilà, cambi praticamente paese e scenografia. Fantastico.
Provare i cibi di diverse etnie a New York
Una delle cose che ci si trova a dover organizzare durante la vacanza è il dove mangiare a New York.
Se consideriamo poi i gusti e le abitudini sempre diverse di ciascuno, questa questione non è mai trascurabile.
Su vacanze che superano i 5-7 giorni, è importante organizzare bene anche la questione cibo.
In generale – multietnie a parte – il mio consiglio è di pianificare in anticipo anche i pranzi e le cene, magari partire conoscendo già alcuni posti dove poter andare a mangiare che rispecchino i nostri gusti e le nostre tasche, come ho cercato di illustrare in questo articolo: Dove mangiare a New York spendendo poco.
Però dobbiamo anche darci la possibilità di provare cose nuove, per vivere al meglio l’esperienza di vacanza.
E una delle principali opportunità è quella di provare cibi diversi da quelli nostri abituali, sia per un pranzo, una cena o un semplice spuntino di metà giornata.
La grande presenza di diverse etnie in città ci permette di provare tanti cibi diversi, che poco hanno a che vedere con l’identità tipica statunitense (ammesso che ce ne sia una ben definita).
E secondo me è una opportunità che bisogna non sottovalutare e non lasciarci scappare.
I cibi di etnie straniere a New York
A New York possiamo trovare cibi caratteristici di ogni parte del mondo, non sto scherzando.
E non solo nei ristoranti, ma anche nei mercati, nelle panetterie, lungo le strade nei venditori ambulanti, e in alcuni locali tipici.
Marcata è la presenza asiatica / cinese.
Per assaggiare qualcosa di tipicamente orientale potete recarvi nel quartiere di Chinatown.
Altrettanto presente è la cultura latina che potete ritrovare, ad esempio, all’Essex Street Market.
La comunità afroamericana ha invece dimora nel Bronx e ad Harlem, dove ci sono anche dei tour guidati per partecipare ai rituali Gospel, altra cosa che consiglio vivamente di provare se avete tempo durante la vacanza.
Alcune cose tipiche da provare sono i tacos, i knish, i bagel, i ravioli al vapore della cucina cinese, cosi come i panini con l’aragosta, tipici invece di New York e che si possono provare al Chelsea Market.
Come visitare NYC cercandone i tratti multietnici
Ci sono un paio di modi intelligenti secondo me per organizzare un viaggio che nel proprio itinerario includa – senza troppo scombussolarlo – anche la scoperta e conoscenza dei tratti multietnici della città.
Anzitutto cercare anche di uscire dalla Manhattan turistica.
Almeno dedicare qualche mezza giornata, che poi è consigliato in generale, non solo per questo motivo.
New York NON è solo Manhattan, ma l’insieme dei suoi distretti.
Quindi visitare il Bronx, il Queens, Brooklyn ad esempio è un bellissimo modo di entrare in contatto con una realtà ben diversa da quella che respirate ai piedi dell’Empire State Building.
E siete a solo 15 minuti di metro, per capirsi.
L’altra attenzione è verso il cibo.
Il cibo è un altro di quegli elementi che caratterizza in modo diretto l’identità di una città e delle sue zone.
Quindi, sia a Manhattan (magari nei mercati e nei quartieri etnici) ma soprattutto quando visitate i distretti limitrofi, cercate di avere la giusta apertura e voglia di sperimentare le loro tipologie di cibo.
Magari non vi piacerà granché (chissà!), ma sarete entrati in contatto con qualcosa di nuovo, di diverso, che ricorderete, segnando e completando la vostra esperienza.
L’esperienza fai da te è sempre ricca di fascino, ma quando si tratta di ottimizzare i tempi ci vengono in grande aiuto tour guidati.
Sono esperienze “intelligenti”, perché concentrano l’esperienza in un tempo circoscritto, impattano poco sul vostro itinerario, e sono totalmente organizzati.
Il valore aggiunto della guida è fondamentale per aiutarvi a captare i dettagli di ciò che andrete a vedere, e magari assaggiare.
Conoscerne la storia aiuta molto a comprendere perché oggi New York ha queste caratteristiche.
Ve ne presento un paio.
Sono entrambi ottimi, diversi tra loro nel focus, provati personalmente.
Il primo ha la guida in italiano, il secondo solo in inglese.
Tour in autobus del Bronx, del Queens e di Brookyln
Questo è un tour dei principali distretti di New York, legato alla scoperta del territorio, con attenzione alla parte culturale legata alle comunità che in essi vivono.
Nello scoprire questi importanti distretti di New York, la guida si concentrerà nello spiegarvi come le comunità culturali che vi risiedono, abbiano caratterizzato queste aree della città.
Il tour si tiene in autobus, con alcune fermate durante il tragitto per brevi passeggiate nei vari punti di interesse principali.
Dura circa 4.5 / 5 ore, la guida è disponibile anche in italiano.
E’ comodo (grazie all’autobus) e adatto a tutti, adulti e bambini.
Il prezzo è molto buono secondo me, considerato anche l’autobus e la durata del tour.
Personalmente lo preferisco tra i due (senza nulla togliere all’altro), perché è un tour “strategico”.
Nel senso che in una sola mezza giornata potete unire il piacere della scoperta delle comunità straniere a New York, alla visita di ben 3 distretti importanti della città.
Ideale anche se avete una permanenza breve (3-4 giorni), perché riuscite a condensare l’esplorazione di queste zone in un unico momento organizzato.
Il valore aggiunto della guida è poi – come sempre – molto importante a mio parere per comprendere bene ciò che state vedendo.
Tour gastronomico e culturale nel lower east side
L’opportunità, in questo caso, è di partecipare ad un tour guidato alla scoperta dei cibi delle comunità straniere, dei loro luoghi e racconti.
E’ un tour che dura circa 3 ore, e si svolge nel Lower West Side, per definizione la zona più multietnica di tutta Manhattan,
Con una guida locale (in lingua inglese) che vi accompagnerà a visitare i luoghi significativi della zona, per capire come gli immigrati abbiano plasmato la cultura newyorkese non solo dal punto di vista culinario, ma anche con edifici e quartieri caratteristici.
Ed è proprio in questi quartieri che potrete assaggiare le loro specialità tipiche, in posti di qualità ovviamente già testati e di sicuro impatto dal punto di vista del gusto e culinario.
Il tutto farcito da racconti ed aneddoti interessanti che vi daranno una esperienza piacevole e vi permetteranno di vivere New York non solo dal punto di vista più turistico, ma anche addentrandovi meglio nella sua storia e tradizioni.
Il prezzo per persona è secondo me giusto, considerato che dura 3 ore e comprende anche il cibo che andrete ad assaggiare, la guida e l’organizzazione.
La guida è in lingua inglese ed i bambini sotto i 5 anni non possono partecipare all’attività, per scelta dell’organizzatore.
Scopri e prenota il tour delle comunità straniere
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