Cos’è quel “fumo bianco” che si vede uscire dalle strade di Manhattan?
Molti di voi se lo saranno chiesti, altri forse non ci hanno fatto particolarmente caso, ma è uno dei fattori curiosi di NYC.
Anzitutto iniziamo con lo svelare il primo arcano, ovvero non si tratta di fumo bensì di vapore acqueo.
Spesso nota suggestiva di alcuni film sulla Grande Mela come “C’era una volta in America” o “Taxi driver”.
Scopriamo in questo articolo il “mistero” del vapore a New York, dove si origina e perché esce dalle strade di Manhattan.
INDICE DEGLI ARGOMENTI
Origine del vapore a New York
Qualche nozione tecnica che vi aiuterà a capire l’origine del vapore a New York.
Si tratta di “teleriscaldamento“, ovvero un sistema di distribuzione sotterraneo di calore verso edifici ed abitazioni a fini di riscaldamento.
Attraverso l’inoltro di vapore acqueo che viene prodotto e distribuito da apposite centrali dette di “cogenerazione”.
Chi volesse approfondire il teleriscaldamento può consultare la seguente pagina di wikipedia.
New York è teleriscaldata da più di un secolo, infatti il sistema lanciato nel 1877 da un ingegnere idraulico (Birdsill Holly) a Lockport, e successivamente cresciuto nei decenni successivi fino ad oggi dove oltre centomila edifici di Manhattan sono serviti da tubazioni di vapore acqueo a fini di riscaldamento.
Il vapore a New York – secondo questa tecnologia – viene usato anche per alimentare macchine industriali a vapore, dove ancora se ne trovano di operative.
Il vapore, oltre alla funzione primaria di riscaldamento, ha anche usi accessori.
Per esempio negli ospedali si usa il vapore, opportunamente poi gestito e lavorato, per la sterilizzazione di biancheria e strumenti.
Perche dalle strade di Manhattan esce vapore?
In questo percorso fatto di chilometri di tubature, spesso si verificano fenomeni di crepe o guasti sulle giunture, che rilasciano parte del vapore acqueo nel sottosuolo.
Il vapore si forma anche per il più naturale fenomeno di condensa tra i 180° del vapore e la più bassa temperatura esterna.
Tale vapore disperso nel sottosuolo, essendo più leggero dell’aria, cercherà poi la via più breve per raggiungere la superficie.
Per evitare aumenti di pressione nel sottosuolo e i conseguenti danni potenziali, il vapore in eccesso viene fatto emergere in superficie attraverso le iconiche tubature bianco/rosse che si possono spesso osservare nel bel mezzo del traffico cittadino, e che guidano il vapore a disperdersi in superficie.
In caso di rotture alle condutture è facile vedere il vapore emergere dai tombini delle fognature, o dalle aperture di scolo dei marciapiedi e/o delle strade.
Quando le rotture avvengono dove non ci sono canalizzazioni prestabilite, la pressione spinge il vapore in superficie nei punti di uscita più prossimi, quindi appunto tombini e scoli dei marciapiedi.
Anche i percorsi della metropolitana vengono utilizzati come valvole di sfogo per eventuale vapore accumulato nel sottosuolo di Manhattan.
L’effetto suggestivo del vapore
Questo effetto è sicuramente particolare e suggestivo da osservare, una sorta di caratteristica distintiva di New York.
E’ stata usata ad hoc da diversi registi su film e documentari, alcuni anche famosi e che vi sarà capitato di vedere in tv.
Anche per i turisti è ovviamente fonte di curiosità, non siamo certo abituati a vedere il vapore uscire dalle strade nelle nostre città.
Con qualche buona inquadratura è possibile scattare foto davvero particolari e uniche della città e delle sue strade.
E’ sicuro imbattersi nel vapore a New York?
Si, non ci sono particolari preoccupazioni.
Ovviamente evitate di avvicinarvi troppo alle tubature di dispersione.
Essendo vapore canalizzato, potrebbe essere potenzialmente pericoloso se ci mettete una mano sopra, essendo ancora caldo e in pressione.
Tubature che comunque – se integre – sono fatte a posta per disperdere il vapore sopra altezza uomo.
Se invece vi imbattete in vapore che esce da tombini e marciapiedi, sappiate che è vapore acqueo e pertanto non tossico.
Una volta in superficie non dovrebbe essere caldissimo, visto che nel suo percorso ha potenzialmente dissipato buona parte di pressione e temperatura.
Tuttavia non sappiamo quanto vicina è la rottura che lo genera, quindi per sicurezza eviterei sempre di andare a “toccare con mano”.
Possono sembrare raccomandazioni stupide, ma vi assicuro che la tentazione di mettere mano è sempre viva 🙂
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