Trovare una pizzeria a New York è davvero facile, anzi facilissimo. Ad ogni angolo della città ci sono svariate pizzerie dai nomi più o meno italianeggianti, che servono la cosiddetta “New York-style pizza”, la famigerata pizza alla maniera newyorkese.
Ma sarà all’altezza della nostra tanto amata pizza italiana?
Probabilmente no, ma a tutti coloro che non desiderano rinunciare all’amata pizza, e considerato che è spesso un pasto comodo, veloce ed economico nel mezzo del vostro itinerario, ecco che è importante conoscere alcune tra le migliori pizzerie di New York dove andare a provare una pizza d’oltreoceano.
Con l’occasione conosciamo fin da subito la differenza tra una pizza newyorkese e una pizza italiana.
INDICE DEGLI ARGOMENTI
La pizza di New York: perché è così diversa?
Il mantra è: “non cercare a New York la pizza come quella italiana”!
Da scrivere alla lavagna tante volte come Bart Simpson prima di partire per la vostra vacanza 🙂
In realtà si può mangiare una buona e gustosa pizza anche a New York, l’importante è partire con il giusto approccio. Non va paragonata con quanto abitualmente gustate in Italia, quasi ogni weekend, nelle vostre pizzerie di fiducia.
Perchè, nonostante ci somigli molto, c’è proprio un concetto diverso alla base, che la rende un prodotto diverso.
In genere, la pizza di New York è una specie di pizza al trancio composta da una base più o meno sottile e croccante, condita con una salsa al pomodoro, aromatizzata con aglio e origano, e uno strato uniforme di formaggio filante, chiamato comunemente “mozzarella cheese”. Sì, avete letto bene, formaggio: la mozzarella vaccina, come la intendiamo noi, nelle pizzerie americane spesso non è contemplata. Se poi nel menù vi trovate davanti a una “pepperoni pizza“, non fatevi ingannare da questo false friend della lingua inglese. Ordinandola, non vi porteranno una pizza ai peperoni, ma una pizza al salamino piccante!
La New York-style pizza è da considerarsi, al pari degli hot dog, il cibo per eccellenza da consumare mentre ci si sposta frettolosamente da un posto all’altro. Un cibo smorza-fame, insomma, che ben si adatta alla vita frenetica e senza pause di un tipico e indaffarato newyorkese.
Come sempre vi suggerisco, non abusate di questi pasti veloci e poco salutari. E’ giusto provare tutto in vacanza, anche la pizza al volo, ma cercare anche di mangiare bene (magari spendendo poco) è molto importante per stare bene ed in forze durante tutta la vacanza.
Non sottovalutate mai nel vostro programma, l’importanza di mangiare pasti caldi, completi, nutrienti.
La pizza lasciatela nei momenti in cui è comodo mangiarla, vuoi per una giornata particolarmente densa di impegni, vuoi perchè magari in altri ristoranti c’è coda e avete poco tempo.
Dobbiamo dunque arrenderci all’idea che il nostro viaggio a New York sia all’insegna dell’acidità di stomaco causata da mostruose fette di pizza giganti – le cosiddette “jumbo slice”, ovvero le fette di pizza oversize?
La risposta è no: potete tirare un mezzo sospiro di sollievo!
Ci sono delle buone pizzerie anche a New York, dove mangiare una pizza si diversa ma comunque dignitosa e spesso anche a suo modo buona.
Le 6 migliori pizzerie di New York
New York è una delle città dove mode e tendenze hanno un grande impatto sulle abitudini delle persone. Da qualche anno a questa parte, la pizza all’ultimo grido per i newyorkesi è proprio la “Naples- style” o “Neapolitan-style pizza“, ovvero la pizza napoletana. Gli autoctoni la considerano quasi una specialità gourmet, ma ai nostri occhi rispecchia la pizza della nostra tradizione culinaria, quella a lievitazione naturale e condita con pomodoro San Marzano e mozzarella rigorosamente made in Italy.
Molti pizzaioli italiani, infatti, negli ultimi anni hanno deciso di esportare oltreoceano uno dei nostri grandi vanti nel mondo. Oggi a New York potrete trovare pizze italianissime da gustare insieme a eccellenti vini italiani, in locali che propongono anche spritz per l’aperitivo, oppure amari e caffè per concludere il pasto.
Ecco, in questo caso dimenticate il concetto di “economico”, ma le cose eccellenti hanno sempre il loro prezzo 🙂
Tuttavia lo scopo è quello di ottimizzare le nostre esperienze turistiche, pertanto a seguire vedremo alcune tra le migliori pizzerie di New York da tenere a mente nel vostro itinerario, per mangiare una pizza quasi a colpo sicuro.
Alcune, come Sorbillo, sono catene famose e apprezzate anche qui da noi e sono state esportate oltreoceano sull’onda del successo che hanno riscosso in patria. Altre pizzerie, valutate personalmente o attraverso recensioni fidate di amici e conoscenti – nonchè dal popolo dei lettori di questo sito, garantiscono un’esperienza che si avvicina molto alla nostra tradizione e che quindi difficilmente vi faranno rimpiangere la pizza di casa. Buon appetito!
Song’e Napule
Il primo locale che vi raccomando è ovviamente il mio preferito, un autentico angolo di Napoli nel cuore del Greenwich Village. Il titolare, il napoletanissimo Ciro Iovine, è riuscito a ricreare nella sua pizzeria un’atmosfera allegra e accogliente. Il locale è un piccolo rifugio in cui una volta entrati si stenta a credere che siamo a New York invece che a Napoli! Circondati dalle magliette autografate dai calciatori della squadra partenopea, potete mangiare la pizza con i pizzaioli all’opera proprio davanti a voi.
Da Song’e Napule è possibile assaggiare non solo pizze stupende, per gli occhi e per il palato, ma anche panuozzi, contorni, fritture e piatti della tradizione partenopea. La mia scelta in genere ricade sulla classica pizza Margherita, un vero trionfo di sapori genuini e avvolgenti, che a detta di molti italiani non ha nulla da invidiare alla pizza mangiata a Napoli.
Indirizzo: 146 W Houston Street
Sito web: songenapule.nyc
Ribalta
Ribalta è una delle pizzerie in stile napoletano che hanno riscosso maggior successo a New York negli ultimi anni, sia tra noi italiani, sia tra i newyorkesi. I gestori Rosario Procino e Pasquale Cozzolino, per ottenere il beneplacito di cui godono, hanno puntato su materie prime di qualità, come la pasta di Gragnano – nel menù ci sono anche deliziosi piatti di pasta tra cui scegliere – o il fiordilatte di Agerola. Spicca anche una carta dei vini a prova dei più palati più esigenti.
Le pizze, ricavate da un impasto a lunga lievitazione, sono fragranti e condite con ingredienti perfettamente abbinati tra loro, come da tradizione italiana. Una delle mie preferite è proprio la pizza Ribalta, con broccoli e salsiccia, oppure la pizza Salina, con mozzarella, pomodorini ciliegino, ricotta di bufala, capperi siciliani e olive di Gaeta.
La prestigiosa guida culinaria de Il Gambero Rosso ha inoltre conferito per tre anni di seguito alla pizzeria Ribalta il riconoscimento dei “tre spicchi di pizza” quale miglior pizza degli Stati Uniti.
Indirizzo: 48 East 12th Street
Sito web: www.ribaltapizzarestaurant.com
Kestè
Il nome Kestè è la trascrizione inglese del napoletano “chest’è” e vuol dire “questo è”. E in effetti la pizzeria Kestè è ormai da tempo una solida certezza per i suoi avventori. Il titolare è niente meno che Roberto Caporuscio, presidente negli Stati Uniti dell’APN – Association of Neapolitan Pizza Makers che insegna agli aspiranti pizzaioli d’oltreoceano l’arte della pizza italiana.
La pizzeria ha ben due locali a New York: il Kestè Fulton, nel Financial District di Manhattan, e il Kestè Bleecker, nel Greenwich Village. In entrambe le pizzerie troverete una vasta scelta, tra pizze classiche, speciali, calzoni e pizze fritte. Nel menù inoltre sono presenti sia pizze impastate con farina biologica Caputo, sia pizze senza glutine, nonché un’ampia selezione di vini da tutta Italia.
Una delle pizze più gettonate, e che personalmente considero ottima, è proprio la pizza Kestè, con salsa di pomodoro, mozzarella di bufala italiana, rucola, prosciutto di Parma, scaglie di pecorino gran cru, olio di oliva extravergine e basilico.
Indirizzo: Kestè Fulton – 66 Gold Street; Kestè Bleecker – 271 Bleecker Street
Sito web: kestepizzeria.com
Don Antonio by Starita
La pizzeria, che trovate nel quartiere di Hell’s Kitchen di Manhattan, porta la firma di Roberto Caporuscio, lo stesso della pizzeria Kestè, e del suo maestro d’arte, Antonio Starita, titolare di Starita a Materdei, una delle pizzerie più antiche e rinomate di Napoli.
La pizza, inutile dirlo, è quella della tradizione napoletana e le specialità offerte sono tantissime. Se volete un suggerimento, oltre alle pizze classiche provate la pizza Montanara Starita, una pizza fritta, condita con pomodoro e mozzarella e poi ripassata in forno: una vera goduria. Ampio anche il menù senza glutine.
Indirizzo: 309 West 50th Street
Sito web: donantoniopizza.com
Sorbillo
Gino Sorbillo, uno dei pizzaioli napoletani più celebri al mondo, finalmente esce dai confini nostrani e approda a New York, nel quartiere di NoHo, Manhattan.
Se volete una pizza 100% napoletana qui verrete sicuramente accontentati. Il menù delle pizze è un tripudio di sapori tutti italiani: oltre alle classicissime Marinara e Margherita, le pizze sono un omaggio alle peculiarità regionali italiane. Le migliori da assaggiare, a mio avviso, restano le più classiche: la Margherita con bufala e la Margherita Gialla, con mozzarella di bufala e pomodori datterini gialli.
A detta di molti, i prezzi per una pizza da Sorbillo sono abbastanza alti, e in effetti rispetto a quanto si pagherebbe una pizza sia in Italia, sia a New York, il conto è sicuramente elevato. Valutate voi, in base alla vostra disponibilità e alla voglia di pizza che avete. Tenete comunque presente che stiamo parlando di una delle nostre punte di diamante nel campo di ristorazione, con tutti i pro e contro che a livello di prezzi ciò può comportare.
Indirizzo: 334 Bowery
Sito web: sorbillonyc.com
Camillo
Se siete stufi della solita pizza napoletana, a New York trovate anche la pinsa romana! A introdurla nella Grande Mela ci ha pensato Michele Baldacci, chef toscano che ha aperto il suo locale a Brooklyn.
Tra le deliziose specialità della cucina romana, nel menù trovate la pinsa Acciughe (acciughe, mozzarella di bufala, podorini e origano) oppure la pinsa Romana (per metà condita con sugo all’amatriciana e per metà con cacio e pepe). Il tutto è accompagnato da vini accuratamente scelti.
Indirizzo: 1146 Nostrand Ave, Brooklyn
Sito web: camillobk.com
La pizza di New York: qualcosa in più da sapere
La pizza è ormai considerata un cibo storico nella Grande Mela. Pensate che è entrata a far parte dei menù newyorkesi dalla fine dell’Ottocento, quando gli italiani emigrati negli Stati Uniti aprirono i propri ristoranti in quartieri come Little Italy, cercando di riprodurre con ciò che avevano a disposizione le ricette tipiche della loro regione di origine.
Per questo motivo, come una parola sussurrata di orecchio in orecchio nel gioco del telefono senza fili, nel corso dei decenni la pizza americana si è evoluta in maniera parallela alla nostra pizza italiana, trasformandosi in una pietanza all’apparenza somigliante, ma molto diversa in quanto a gusto e consistenza. Ciò che non è cambiato, però, è il grande amore per la pizza che qui in Italia, come al di là dell’Atlantico, ci accomuna.
Vi dico ciò per aiutarvi a mantenere una mentalità aperta, se mai vi troverete a varcare la soglia di una qualche pizzeria americana, che negli States in genere chiamano“pizza parlor” o “pizza joint“.
La pizza che un newyorkese mangerebbe leccandosi i baffi non rispecchia quasi mai gli standard imprescindibili per noi italiani. Una differenza fra tutte? Il modo in cui vi verrà servita la pizza.
In ogni caso, provare una pizza in stile newyorkese può rivelarsi un’esperienza interessante per immergervi a pieno nelle varie usanze della Grande Mela. Qualunque pizza voi scegliate, enjoy!
Come si ordina una pizza a New York?
Ordinare una pizza a New York è molto simile che farlo in Italia.
Quasi sempre ci sono i menù che riportano tutti i gusti e le tipologie.
La principale differenza è che in alcuni locali servono la pizza tradizionalmente una a testa, come la mangiamo in Italia, e in questo caso la pizza si chiama “pie”.
Altri, invece, vi serviranno un’unica pizza extralarge e già suddivisa in fette (“slices”), da condividere con tutti i vostri commensali.
Capita questa differenza, non resta che scegliere la farcitura e ci siamo!
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