Dakota Building
Il Dakota Building è uno dei grandi edifici storici di New York, “famoso” per essere stata dimora residenziale di alcuni vip, e ricordato dalla cronaca per aver fatto da sfondo al tragico assassinio di John Lennon.
Non è un’attrazione turistica – se non meta pellegrina di qualche fan – tuttavia è un bellissimo condominio di lusso, situato nell’Upper West Side, dichiarato monumento nazionale nel 1976.
In questo articolo – più racconto che utilità, scopriamo tutti i segreti e le info sul Dakota Building a New York.
INDICE DEGLI ARGOMENTI
Rilevanza del Dakota Building di New York
Come anticipato, non si tratta di una attrazione turistica da visitare.
La sua fama si deve in particolare ai vip che nel tempo hanno preso dimora in questo lussuoso edificio residenziale nel cuore di New York, e per la vicenda Lennon.
Il Dakota Building accolse infatti nei suoi appartamenti molti VIP, tra cui Steinway, ovvero il discendente del costruttore di pianoforti, che in occasione della prima della Carnegie Hall, ospitò anche Ciajkovskij.
E ancora il famosissimo cantautore degli U2 Bono Vox, la cantante Liza Minelli, le attrici Lauren Bacall e Judy Garland e molti altri.
Anche se duole ricordarlo, questo edificio attrae parecchio interesse e curiosità perché proprio davanti al suo ingresso, nel 1980, avvenne l’assassinio di John Lennon, il quale viveva in uno degli appartamenti del Dakota Building con la moglie Yoko Ono, che tutt’ora vi risiede.
La costruzione del Dakota Building
Il progetto del Dakota Building venne affidato da Edward S. Clark all’architetto Henry J. Hardenbergh, il quale iniziò i lavori di costruzione dell’edificio nel 1880.
Non si pensava che avrebbe riscosso molto successo perché la zona dell’Upper West Side era distante (all’epoca) dal centro della città e per questo poco abitata. Inoltre, le famiglie ricche avevano l’usanza di abitare in grandi case, mentre le famiglie povere vivevano in appartamenti condominiali. Tuttavia, prima ancora che il Dakota Building fosse terminato, tutti gli appartamenti avevano già trovato degli inquilini.
Contrariamente alle aspettative, il Dakota Building divenne un simbolo di ricchezza e lusso, tanto che diventare inquilini di uno dei suoi appartamenti rappresentava uno status sociale.
Grazie al suo successo, la zona residenziale dell’Upper West Side cominciò a crescere e, ad oggi, questo edificio è circondato da molti palazzi lussuosi, anche se nessuno ne eguaglia la storia.
Descrizione dell’edificio
Il Dakota Building è un enorme condominio a pianta quadrangolare, disposto nell’incrocio tra la 72esima Strada e Central Park West.
L’esterno del palazzo è molto elegante e signorile. L’ingresso è costituito da un grande arco che permette di accedere al cortile interno.
L’edificio è costituito da 10 piani e oggi si possono contare circa 100 appartamenti.
Il Dakota Building è una sorta di palazzo aristocratico: fin dalle sue origini venne pensato per offrire ogni tipo di agio e servizio ai suoi ricchi inquilini. Fu uno dei primi edifici a godere di bellissimi ascensori in ferro battuto.
Visitare il Dakota Building
Essendo un’edificio residenziale, il Dakota Building non è visitabile. All’entrata vi è un rigido servizio di sorveglianza, per impedire intrusioni di qualsiasi genere e, inoltre, foto e video sono assolutamente vietati per rispettare la privacy degli inquilini.
Sia per chi ne conosce la rilevanza “storica” descritta in questo articolo, ma anche semplicemente per la sua importanza a livello di edifici residenziali di grande metropoli, questo palazzo merita di essere visto, anche solo passandoci esternamente.
Se siete nella zona di Central Park vi consiglio di spenderci 10 minuti per ammirare la facciata del Dakota Building, cosi da scattare qualche foto.
Curiosità sull’edificio
Ci sono parecchie curiosità che riguardano la storia di questo edificio: a partire dal nome, la presenza di fantasmi, l’esclusività nella scelta dei residenti fino alla struttura stessa del palazzo e ad oggetti nascosti in esso leggendariamente custoditi.
Snoccioliamo alcune di queste, riportandole a titolo di cronaca e lasciando intatto il mistero che portano con sé.
Il nome: Dakota Building
Una delle prime curiosità riguarda proprio l’origine del nome dell’edificio.
Secondo una leggenda popolare, il nome potrebbe derivare dal luogo in cui venne costruito: all’epoca della costruzione del Dakota Building, l’Upper West Side era poco abitato, tanto da paragonarlo alle distese di pianure del Sud Dakota.
C’è chi ritiene invece che il nome dell’edificio provenga dall’interesse di Edward S. Clark per gli abitanti degli stati dell’ovest e per i loro nomi.
Qualsiasi sia la sua natura, ciò che conferma il nome dell’edificio è un ornamento che rappresenta i lineamenti di un nativo Dakota, situato nell’entrata che da sulla 72esima strada.
Presenze e fantasmi
A condire il Dakota Building con un pizzico di mistero, è la discreta serie di presenze soprannaturali che sono state segnalate nel corso degli anni nelle stanze del palazzo.
Tra i più conosciuti, ci sono i casi raccontati dai coniugi Yoko Ono e Lennon. Infatti, poco prima di morire Lennon avrebbe visto il fantasma di una signora aggirarsi tra le stanze dell’edificio.
La moglie, dopo l’assassinio del marito, afferma di aver visto il fantasma di John seduto al suo pianoforte bianco.
Il consiglio condominiale
Il Dakota Building è una residenza molto esclusiva. Per viverci non basta essere ricchi, ma è necessario avere l’appoggio del consiglio condominiale, che valuta se il possibile residente sia idoneo secondo i propri canoni di valutazione (quali siano di preciso non è dato a sapersi).
Canoni di certo particolarmente rigidi, tanto da aver negato la residenza a grandi star come Antonio Banderas, Madonna e Billy Joel, che di certo non avevano problemi economici.
Scale antincendio
Una particolarità del Dakota Building è che l’edificio non ha scale antincendio: questo sarebbe dovuto al fatto che i pavimenti del palazzo sono ignifughi, e in grado di non far propagare eventuali incendi.
I soldi di Lennon
Secondo una leggenda, ci sarebbero 30mila$ nascosti sotto il pavimento della camera di Lennon!
Ma questo mistero non verrà mai risolto perché il consiglio amministrativo dell’edificio vieta di alzare le assi del pavimento.
Lascia un commento